(Ho contratto debiti di droga con Ezio)

Pier scusami ma la gioia che ho provato alla notizia del tuo matrimonio ha messo in secondo piano la mia attenzione verso impegni già dati.

Purtroppo non potrò essere dei vostri in quello che sarà il giorno più bello della tua vita e me ne dispiaccio di cuore. Quel giorno, inutile girarci attorno, sarò al matrimonio di Ezio.

Ti suonerà strano ma ci siamo riavvicinati qualche mese fa in concomitanza della nascita dei suoi due gemelli.
Nell’ultima occasione in cui ci siamo visti eravamo entrambi con le nostre più recenti frequentazioni e ho anche avuto modo di conoscere i piccoli: sono splendidi.

Abbiamo parlato dei vecchi tempi e anche di come sono andate le cose fra noi tutti: gli ho raccontato che da un po’ mi risulta difficile vederti, Pier. Lui si è dimostrato enormemente comprensivo: “Fabio” mi ha detto “la vita di noi padri è colma di gioie ma anche di doveri. Se Pier non ha trovato 5 secondi negli ultimi 6 mesi per scrivere un messaggio su Soviet neanche mentre cagava – peraltro mi dispiace non far parte di quel gruppo – è perché, per quanto tenga a voi, anche solo pensare alla bambina gli comporta un impegno non da poco.”

Abbiamo quindi voltato pagina su altri argomenti e ci siamo congedati con un abbraccio. Mentre eravamo vicini mi ha sussurrato “Ora devo andare, devo mettere Pier a nanna”.
Ti rendi conto? Ha chiamato uno dei suoi gemelli come te! 🙂

Poi ha osservato la mia compagna e ha continuato “A proposito, quanto si prende lei?” – “AHAHAH Ezio, sei sempre il solito!”
È salito in macchina con la futura sposa e i bambini ed è partito sgommando.

Forse aspettavi un messaggio passivo-aggressivo, caustico. Mi spiace averti deluso: nella vita si cambia.